Spalle al muro

Tornano a Venezia I Muri del Silenzio di Mjriam Bon
di Mariachiara Marzari

I Muri del Silenzio di Mjriam Bon e Giusy Versace di nuovo a Venezia hanno assunto nuova forma, con un’esposizione visibile fino a domenica 26 marzo negli spazi di D3082 Domus Civica Art Galley.

Protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport, della politica sono i soggetti ritratti da Miriam Bon in un gruppo di fotografie realizzate durante le sue sedute di “scatti con le spalle al muro”, come viatico al ritratto stesso. Per mettere a proprio agio il protagonista dello scatto e per rilassare il volto del soggetto prima di ritrarlo, la fotografa ha chiesto a tutti di riprodurre tre diverse espressioni, quelle delle emoticon di NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO. Il soggetto è quindi colto nell’atto di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca, in una diretta restituzione dei tre stadi dell’omertà.
Un gruppo cospicuo di immagini in bianco e nero che erano state archiviate in una cartella come provini o bozze e Miriam Bon ha riscoperto e ripreso come potentissimi messaggi di denuncia contro la violenza sulle donne. Nasce così il progetto I Muri del Silenzio, che la fotografa veneziana ha voluto condividere con Giusi Versace e che ha avuto un primo incredibile esordio veneziano nella Regata del Silenzio lo scorso novembre, un flash mob con dieci gondole che hanno solcato il Canal Grande ospitando in ognuna un ritratto di questa serie.

Fino al 26 marzo, 18 di questi grandi ritratti campeggiano uno di fianco all’altro nelle quattro vetrine di Domus Civica, l’incredibile spazio espositivo pubblico non convenzionale, un “padiglione urbano” da qualche anno dedicato all’arte. Sono urla nel silenzio che scuotono le coscienze in un atto di sensibilizzazione e denuncia: dietro i volti si celano racconti di violenza e sopruso quotidiano. Da Lorella Cuccarini a Alberto Matano, da Martina Potesilova a Sergio Friscia, i ritratti di Mjriam Bon sfidano la cortina di silenzio che accompagna le innumerevoli storie di abuso che spesso si dipanano oltre le mura domestiche, invitando il passante a riflettere su come la tendenza collettiva all’omertà si ripercuota direttamente sulle donne che ne sono tristemente protagoniste.

A prima vista, il risultato è la restituzione di un comportamento collettivo, l’impressione di una folla che tacitamente e consapevolmente sceglie di non lasciarsi coinvolgere. Una visione distanziata permette invece di cogliere il codice trittico che muove il progetto, individuando la ricorrenza dei soggetti e le diverse interpretazioni che ciascuno attribuisce alla propria cecità e al proprio silenzio.

La mostra I Muri del Silenzio è la tappa più recente di un percorso inaugurato nel 2019, con la prima esposizione fotografica realizzata nelle sale di Palazzo San Macuto a Roma presso la Camera dei Deputati con il contributo di Giusy Versace. Il progetto ha quindi intrapreso un viaggio che l’ha portato ad attraversare l’Italia, prendendo periodicamente vita all’interno di spazi differenti. Tra questi Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli a Milano, le aule comunali di Gorla, la Biblioteca Comunale di Assago, la Reggia Reale di Monza, il centro commerciale di Treviglio e gli spazi del Monastero di Cairate.

Nel 2020 al progetto viene dedicato un volume fotografico a tiratura limitata, il cui lancio viene accompagnato da una raccolta fondi a sostegno delle vittime di violenza domestica. La campagna si concluderà con la chiusura della mostra veneziana.

info@imuridelsilenzio.it

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