L’ombra di Giselle

La grande danza internazionale al Malibran
di Loris Casadei

Dal 12 al 25 novembre torna al Teatro Malibran VeneziainDanza, rassegna immaginata, creata e organizzata dalla Compagnia Tocnadanza e in particolare da Michela Barasciutti, direttrice artistica del Festival, che porta in scena i diversi linguaggi in cui oggi la danza si esprime.

Michela Barasciutti dapprima ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo come ballerina solista di importanti compagnie, poi, vicina alla tradizione di Martha Graham, ha collaborato come coreografa con Bob Cohan e Robert North. La qualità è il principale criterio di valutazione in questo Festival.
Si parte il 12 novembre con Giselle e altre storie… con i solisti del Gärtnerplatz Theater di Monaco in esclusiva europea e unica data italiana. La pièce centrale è firmata dallo stesso Karl Alfred Schreiner, tra i principali coreografi di lingua tedesca, dapprima ballerino, indi coreografo in importanti produzioni di opere e operette, poi dal 2012 direttore danza del Teatro bavarese. Giselle nasce da un racconto di Heine, poi balletto di Gautier su musica, ora rielaborata, di Adams; danza per eccellenza romantica, che ha fatto piangere da quasi 200 anni intere platee per la tragica fine di Giselle, ma anche divampare una precoce passione femminista per la vendetta delle villi. Gli altri brani, di carattere più moderno, sono dei coreografi Marco Goecke e Georg Reischl. Il primo molto mi incuriosisce, tratto da La strada di felliniana memoria con musiche di Nino Rota; poi seguono Höhenrausch – Ein Alpenballett, con uno sguardo alle tradizionali danze alpine, e Cry Boy, il calcio con i suoi miti e le lacrime, spesso nascoste, dei protagonisti.
Il 19 novembre Tocnadanza presenta l’ultima creazione, Io Maria, Lei Callas, per onorare La Divina nel centenario della sua nascita. Creazione e coreografia della stessa Michela Barasciutti che racconta: «Ho voluto onorare non solo la grande cantante, ma anche lei come donna, da qui il titolo Io Maria, Lei Callas. Due personalità nello stesso corpo, donna rigorosa e forte, La Divina sul palco, ma nello stesso tempo anche creatura fragilissima. L’ho voluta ricordare nei suoi grandi amori, dal “marito-fratello maggiore” Meneghini, a Onassis, all’impossibile rapporto con Pasolini». Tre danzatori e tre danzatrici ne riveleranno i volti, «ma quando la Callas canta, tutto si ferma in suo onore».
Sabato 25 novembre SpellBound Contemporary Ballet porta a Venezia lo spettacolo inaugurale della stagione 2019 del Grand Théâtre di Lussemburgo, Vivaldiana, accogliendo in danza ciò che il Prete Rosso si proponeva di fare con la sua musica: stimolare il pubblico con provocazioni senza l’intento di assecondarne i gusti tradizionali. È la medesima intenzione del coreografo Mauro Astolfi: esplorare i confini tra danza classica e contemporanea, mostrandone i fili ininterrotti. Astolfi è di casa, docente e direttore artistico alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma; Vivaldi è un incontro antico, nel 2007 è al centro del suo spettacolo Carmina Burana, senza dimenticare l’indimenticabile (perdonate la figura retorica) Rossini Ouvertures, visto nei nostri teatri veneti nel 2017.

PROGRAMMA
XV VeneziainDanza

I solisti del Gärtnerplatz Theater di Monaco in esclusiva europea e unica data italiana. La pièce centrale è firmata dall...

domenica
12 Novembre 2023
alle 17:30
XV VeneziainDanza

Tocnadanza presenta l’ultima creazione, Io Maria, Lei Callas, per onorare La Divina nel centenario della sua nascita...

domenica
19 Novembre 2023
alle 17:30
XV VeneziainDanza

Al centro di Vivaldiana, il nuovo spettacolo di SpellBound Contemporary Ballett, l’idea di lavorare ad una parziale ...

sabato
25 Novembre 2023
alle 20:30