Magnifico liston

Il Carnevale di Venezia dalla Piazza più sognata al mondo
di Redazione VeNews

Il Carnevale di Venezia trova una sua ragion d’essere solo se può essere festeggiato nel suo contesto d’elezione, cioè Piazza San Marco.

Nessun altro luogo può racchiudere meglio l’essenza stessa di una festa collettiva, non si può infatti pensare di comparare l’ineguagliabile bellezza e storicità di Piazza San Marco con nient’altro al mondo. Quest’anno la Piazza si presenta come un cantiere di lavori in corso, necessari per preservarne l’integrità, quindi è giustificato un uso più soft del luogo, con programmi decentrati nella città storica.

Nella piazza più famosa del mondo, il nome “liston” è costituito da quei tratti di pietre bianche, lungo i quali passeggiavano le dame e i damerini nel Settecento

Tuttavia è irrinunciabile un giro in Piazza per respirare il profumo della festa. Che triste cosa sarebbe privarsi di una squisita cioccolata al Florian, possibilmente mascherati, una macchina del tempo che ci riporta ai fasti del Settecento in maniera del tutto originale, senza alcuna finta scenografia, oppure gustare i galani spaziali al Quadri, immersi in un’atmosfera d’antan, osservando il mondo da una vetrina.

Il palco di Piazza San Marco, con la sua scenografica ispirazione al tema dell’Oriente e di Marco Polo, ideata dal direttore artistico Massimo Checchetto, si trasforma in una passerella di creatività in cui le maschere più belle e fantasiose possono sfilare per farsi ammirare e consumare quel legittimo tributo alla vanità, partecipando al concorso della Maschera più Bella.
Il passaggio in Piazza diviene quindi una testimonianza concreta di affetto verso un bene collettivo, e usarla come set per un gioco della trasformazione, del diventare altro per qualche ora, mescolando identità e alterità rappresenta un momento topico della festa. La grandezza del Carnevale veneziano è data dalla possibilità di percorrere a ritroso la storia indossando un abito che trova immediata contestualizzazione urbana, un Marco Polo alla corte del Milion o una dogaressa e un doge che passeggiano in Piazza sono sempre in un giusto contesto, usando un’espressione abusata si direbbe che sono site-specific.


Seguendo il tema di questo Carnevale Ad Oriente, animeranno la Piazza numerose sfilate per festeggiare il Capodanno Cinese e l’anno del Coniglio, in arrivo il 10 febbraio, con le spettacolari danze tradizionali del Drago e del Leone. E, ancora, i più attesi appuntamenti del Carnevale, con la presentazione delle dodici Marie, la sfilata del Giovedì Grasso con il Taglio della Testa del Toro, gli spettacoli quotidiani di Commedia dell’Arte curati dalla Compagnia Pantakin, i Carnevali delle Tradizioni, con gruppi in costume dalle diverse regioni d’Italia, rievocazioni storiche, danze sabaude e animazioni di ogni genere.
La Piazza deve mantenere sempre il suo ruolo di fulcro del Carnevale, il km0 dell’armonia, da cui a raggiera si dipartono le strade della festa, per disperdersi felici nei mille rivoli di un labirinto inespugnabile, da cui si esce migliori, sempre.
Storpiando una citazione cinematografica vorrei dire: È Venezia, bellezza…

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