Spiriti elevati

Il FEFF 2024 porta a Udine il cinema orientale di oggi e la leggenda Zhang Yimou
di Giorgio Placereani

Un Festival che lavora su due piani, sincronico e diacronico. Lo state of the art presente e l’attenzione al percorso storico del cinema orientale.

Aprile ci porta il 26° Far East Film Festival. Da mercoledì 24 aprile a giovedì 2 maggio la manifestazione diretta da Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche trasforma Udine in un centro del cinema asiatico, sugli schermi del Teatro Nuovo e del cinema Visionario, ma anche in un centro della cultura asiatica tout court, che si spargerà per la città in tutti i suoi aspetti con oltre cento iniziative. Ogni anno il FEFF assegna uno o più premi alla carriera, componendo un vasto “albo d’onore” del cinema asiatico, e nel 2024 a riceverlo sarà Zhang Yimou. Se già il debutto con Sorgo rosso lo aveva imposto all’attenzione mondiale, Lanterne rosse esplose alla Mostra di Venezia nel 1991 vincendo il Leone d’Argento e fissando l’immagine del cinema cinese nella memoria collettiva (e Gong Li come la diva cinese per antonomasia). In seguito Zhang ha continuato a dirigere grandi film, variando dal realismo popolare de La storia di Ju Dou (Leone d’Oro a Venezia) all’affresco storico di Vivere! ai grandi wuxiapian come La foresta dei pugnali volanti. Proprio Lanterne rosse e Vivere! saranno proiettati al FEFF in versione restaurata. Possiamo anticipare che un eroe del FEFF 2024 sarà l’attore coreano, di cittadinanza statunitense, Don Lee, alias Ma Dong-seok, il protagonista manesco e irascibile (un Bud Spencer più adulto) di tanti film polizieschi. Dopo che il suo personaggio umanissimo di Train to Busan gli ha dato il successo internazionale, Don Lee è diventato una vera icona cinematografica, in particolare con la saga Roundup. Di questa quadrilogia su un coraggioso poliziotto di poca pazienza, il FEFF presenterà l’ultimo capitolo, The Roundup: Punishement; possiamo aggiungere che la società di distribuzione Tucker Film (Udine- Pordenone) ha acquistato i diritti per tutti e quattro i film.

Fra gli altri film, da segnalare il cinese Yolo, diretto e interpretato da Jia Ling, commedia drammatica su una ragazza problematica che si dedica al pugilato femminile; è un libero remake del giapponese 100 Yen Love. Arrivano dalla Corea Alienoid, una rutilante saga in due episodi di alieni che vivono nascostamente sulla Terra e di viaggi nel tempo, diretta da Choi Dong-hoon, e l’horror Exhuma di Jang Jae-hyun. Quest’ultimo ha superato al box office i 10 milioni di dollari, un ottimo segnale di ripresa per l’industria coreana che soffre ancora le conseguenze della pandemia. Come scriviamo ogni anno, il FEFF lavora su due piani, sincronico e diacronico, lo state of the art presente e l’attenzione al percorso storico del cinema orientale. Visto il successo della rassegna dell’anno scorso dal titolo A/B side VIBES sui grandi film degli anni ‘80 e ‘90 (una specie di “FEFF prima del FEFF”), era quasi d’obbligo continuare su questa strada. All’interno di A/B side VIBES – Part 2 si vedranno due titoli restaurati del maestro coreano Lee Myung-se, Their Last Love Affair (1996) e il famoso Nowhere to Hide (1999). Ci sarà un piccolo focus sul giapponese Somai Shinji, che autori come Kore-eda e Hamaguchi citano come un punto di riferimento: presenterà Typhoon Club (1985) e Moving (1993). Faranno altresì parte della retrospettiva il cinese Dislocation (1986) di Huang Jianxin, un primo esempio di fantascienza sperimentale in Cina, e il vietnamita-americano Three Seasons (1999) di Tony Bui, primo film americano girato in Vietnam dopo la fine dell’embargo. Fra gli interpreti figura un certo Harvey Keitel…

DON'T MISS

di Kim Sung-su (Corea del Sud)

Per i coreani, una data tristemente fatidica; il 12 dicembre 1979, dopo l’assassinio de...

di Mishima Yukio (Giappone)

In tre episodi con personaggi differenti, è una drammatica meditazione sull’esistenza, il...

di Yang Song (Cina)

La classica comicità demenziale cinese: il protagonista torna al paesello per la morte del nonno, c...

di Park Young-ju (Corea del Sud)

Un giallo solido in cui una donna qualunque di aspetto ordinario, rovinata da una truff...

di Nick Cheung (Hong Kong)

Un horror surreale. Uno psichiatra che si interessa tanto ai suoi pazienti da improvvisarsi i...