Volere volare

All'ombra del Gabbiano, un ristorante con una propria anima
di Fabio Marzari
All'Ombra del Gabbiano buns baccalà

Il caso ha voluto che io provassi il ristorante All’ombra del Gabbiano di Mestre grazie alla segnalazione di amici asolani che, a loro volta, seguendo le indicazioni di una famosa guida rossa, avevano pranzato da poco nel locale.

Scegliendo questo ristorante avrei testato la sintonia con la blasonata guida e soprattutto avrei potuto verificare l’attendibilità dei suggerimenti amicali in vista di consigli futuri. Due su due!
Questa è la descrizione che ho trovato nella Michelin: «Un simpatico locale, tipo bistrot mediterraneo, nato una ventina di anni fa come osteria-cicchetteria, ma che recentemente si è convertito ad un’offerta totalmente gluten free. La proposta comprende anche piatti vegani, senza alcun compromesso sulla qualità, sulla bontà e neppure sulla bella presentazione di ciò che si trova nella carta ben articolata. Servizio attento e cordiale e tavoli all’aperto in zona pedonale nella bella stagione».


Silvia e Federico Marzola da molto tempo lavorano in ambito ristorativo e le loro proposte di cucina senza glutine a 360 gradi convincono per la resa finale dei piatti, vegani o di carne e di pesce, dai sapori equilibrati e semplici nella loro eleganza, che sembrano rispondere all’esigenza di un cibo appagante più che al traino di mode pseudo salutiste.
Lo chef Andrea Tronchin, coadiuvato da Giorgio Billi e Mattia Carraro, formano una squadra capace di offrire piatti non banali, ben descritti dal personale di servizio e realizzati in maniera convincente. Anche la carta dei vini spazia in più territori, italiani e stranieri, e denota una ricerca attenta, per un pubblico che chiede sostanza e non vuole cadere nelle trappole da parvenu tipiche di molte situazioni in luoghi prossimi a città ben più importanti, come Venezia. Un posto con una sua anima, malgrado Mestre mi verrebbe da dire, e dove sarà facile poter ritornare volentieri.
Thank you Goffredo!