(2022, Azerbaigian, Italia, Francia, Iran, 90')
Già interprete e sceneggiatrice del cortometraggio Guilt e del drammatico Icheri Sheher (Inner City), entrambi del 2016, per Tahmina Rafaella il tanto atteso esordio alla regia giunge con Qadin (A Woman) nel 2020. Dopo due anni eccola approdare al Lido con un nuovo lavoro, Banu (2022), ancora una volta incentrato sugli insulti e le fatiche che un personaggio femminile deve fronteggiare. Sullo sfondo di una dolorosa realtà sociale attanagliata dalla seconda guerra Nagorno-Karabakh, trova spazio la sfibrante dimensione familiare di una donna che rivendica la sua adeguatezza di moglie e madre, lottando con audacia per l’affidamento del figlio Ruslan. Questa è la storia di Banu e di una famiglia che vive della stessa disfunzionalità di cui le grandi vicende sociali si fanno eco portentoso.