Diviso in due parti, il film si regge su un’inconsueta costruzione narrativa. La prima metà è un violento film d’azione che ruota attorno a un sicario incastrato tra la polizia e la yakuza negli oscuri bassifondi della malavita. La seconda metà riprende la stessa storia, scena dopo scena, ma in forma di parodia, introducendo un improvviso scarto di genere e di registro linguistico. Un sorprendente esercizio di metacinema del leggendario regista giapponese.
Prime Video, dal 13 febbraio