(2022, Serbia, Croazia, 79')
In una calda giornata d’estate Draginja trova un cadavere che le assomiglia.
Per fare colpo sugli amici assume un finto marito.
Nel disperato tentativo di recuperare la memoria, la protagonista vaga per le strade gelide in una notte invernale.
Nell’evolversi delle tre sotto-trame la protagonista, una donna di mezza età – nella quale i registi identificano la figura materna – si ribella ai ruoli che le vengono imposti dalla società, in un film definito da Beatrice Fiorentino, Delegata Generale della Settimana Internazionale della Critica, “il più inquietante nella selezione di quest’anno”, una favola doppelgänger sul bisogno umano di felicità e appartenenza.