Il programma Race, Space & Architecture è solo uno dei polisemici e articolati progetti di Thandi Loewenson, artista, progettista e ricercatrice che lavora con la transmedialità per catalizzare la cultura dell’emancipazione e dare voce ad “altrimenti possibili”, riflettendo in particolare sui territori dell’Africa del Sud. Lo spazio è una delle sue principali chiavi di lettura: talvolta lente di osservazione delle dinamiche di disuguaglianza e segregazione razziale, talaltra (come in BREAK//LINE) soglia da indagare per scoprire le materializzazioni del capitale o le frontiere dell’oppressione. Una pratica all’intersezione tra design, performance, grafica, produzione musicale e video che mira nel suo pluralismo all’impegno collettivo e all’azione condivisa.
MENZIONE SPECIALE COME PARTECIPANTE
Motivazione: Per una pratica di ricerca militante che materializza storie di spazi di lotte per la terra, estrazione e liberazione attraverso il mezzo della grafite e della scrittura speculativa come strumenti di progettazione.
Percorsi tematici nel Laboratorio del Futuro della 18. Biennale Architettura