Toni Servillo presenta il suo spettacolo Il fuoco sapiente al Teatro Goldoni il 12 novembre inaugurando la nuova rassegna collaterale Fuoriserie, che porta sui palchi dello Stabile del Veneto gli artisti più amati dal pubblico, con narrazioni a sfondo sociale su tematiche di bruciante attualità.
Il testo è scritto da Giuseppe Montesano, romanziere, filosofo e drammaturgo di fiducia del carismatico attore napoletano. Servillo è stato recentemente inserito dal New York Times tra i 25 più grandi del XXI secolo. Protagonista di questo nuovo spettacolo è la Grecia antica, la terra tra Oriente e Occidente in cui vissero Omero e Socrate, Saffo e Platone, Sofocle e Epicuro. Con parole e concetti mai banali, intervallato da note di brani jazz a partire da Summertime, Servillo riporta lo spettatore davanti alla grandezza dei Greci, quella «civiltà che pretendiamo di chiamare nostra. Ma il loro era un sentire, non solo un modo di pensare, di cui oggi siamo indegni». Servillo invita il pubblico a riaccendere quel “fuoco sapiente” che ha creato un’intera civiltà. Ma è necessario bruciare, ardere di bellezza, passione, conoscenza, eros. È questa la lezione eterna dei greci che il testo di Montesano sottolinea quanto l’umanità oggi abbia purtroppo dimenticato. Lo spettacolo coinvolge lo spettatore in un realistico bilancio con una cultura straordinaria, quella greca, della quale si è convinti di essere gli eredi, ma che in realtà è molto lontana da noi. Citando e rileggendo i classici, Servillo invita ad abbandonare gli “avatar digitali”, a non sacrificare tutto al “totem elettronico”, a non essere narcisisti, ad aprirsi agli altri, a non chiudersi nei confini dell’Io e del possesso, ad amare l’altro furiosamente, come se fosse un Dio o una Dea. Oggi, se non ci si vuole spegnere lentamente nella decadenza che è chiamata modernità, si deve ritrovare quel fuoco sapiente che accende il cuore e la mente. “Un viaggio che vuole essere un antidoto alla paralisi del nostro pensiero” lo definisce Servillo. E uno dei sapienti greci citati nello spettacolo dice «Il sole è nuovo ogni giorno».