L’incontro prende spunto dal libro di Laura Fontana “Fotografare la Shoah” (Einaudi 2025) e prende in esame numerose collezioni di fotografie riconducibili a tre gruppi principali a seconda degli autori degli scatti: i perpetratori nazisti, gli Alleati, gli ebrei oppressi.
Ufficiali o private, professionali o amatoriali, autorizzate o clandestine, le immagini della Shoah raccontano soggettivamente una realtà che non è mai trasposizione oggettiva di quanto accaduto ma molto più di quanto ci viene mostrato. Pur raffigurando raramente lo sterminio, sono immagini che hanno la capacità di illuminarci sui fatti, inquadrando dettagli o momenti che hanno costituito la scena preliminare, preparatoria o collaterale al crimine. Ma che cosa c’è dietro la storia di ogni singola fotografia, al di là di quello che l’inquadratura ha catturato? Perché spesso non sappiamo vedere oltre e dedichiamo uno sguardo superficiale ed emotivo alle immagini?
Saluti di Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto.
Introduce Marina Scarpa Campos, Vicepresidente Associazione Figli della Shoah.
Relatori: Laura Fontana, storica della Shoah, dialoga con Michela Zanon, responsabile area Nord Est per Coopculture.
Conclusioni di Giulia Albanese, Presidente Iveser.
A cura di Ateneo Veneto, Associazione Figli della Shoah, Coopculture, Iveser. In collaborazione con Consiglio d’Europa.
Ingresso libero fino a esaurimento posti