À la française

Dal 13 al 24 maggio il cinema mondiale abita alla Croisette
di Marisa Santin

A Cannes ritorni stellari, debutti attesi e un unico film italiano in gara.

Negli anni Novanta la sua interpretazione intensa e commovente nella Trilogia dei colori di Kieslowski aveva conquistato anche il pubblico più esigente. I tre colori – blu, bianco e rosso – sono quelli della bandiera francese, e del cinema francese lei è diventata una vera icona. Da lì ha proseguito fino a Hollywood, con scelte sempre raffinate e mai scontate, sostenuta da una carriera già solida in patria grazie a collaborazioni d’eccellenza, tra cui Jean-Luc Godard e Louis Malle. E poi, appunto, Kieslowski. E ancora Anthony Minghella, Patrice Leconte, Michael Haneke, Lasse Hallström, Abel Ferrara, Abbas Kiarostami, David Cronenberg… una lista lunga e luminosa. È Juliette Binoche la stella di riferimento di questa 78. edizione del Festival di Cannes, con il compito di guidare la giuria internazionale verso la scelta della Palma d’Oro 2025. Giuria che vede come membri Halle Berry, Carlos Reygadas, Hong Sang-soo, Jeremy Strong, Leïla Slimani, la regista indiana Payal Kapadia, il documentarista congolese Dieudo Hamadi e Alba Rohrwacher. L’attrice italiana condividerà l’esperienza insieme alla sorella Alice che, invece, è stata chiamata a presiedere la giuria della Caméra d’or, il premio dedicato alla miglior opera prima. I ventuno titoli in concorso mettono insieme voci consolidate e nuovi sguardi, in un programma che, almeno sulla carta, sembra dare attenzione ad una equilibrata varietà di generi e sensibilità.

Fra i più attesi, The Phoenician Scheme di Wes Anderson, Eddington di Ari Aster, Nouvelle Vague di Richard Linklater, Sentimental Value di Joachim Trier, Jeunes Mères dei fratelli Dardenne, Alpha di Julia Ducournau e It Was Just an Accident di Jafar Panahi. Unico titolo italiano in competizione è Fuori di Mario Martone, che porta sullo schermo la figura di Goliarda Sapienza, autrice de L’arte della gioia e figura centrale della letteratura femminile del Novecento. A interpretarla è Valeria Golino, affiancata fra gli altri da Matilda De Angelis, Elodie e Stefano Dionisi. Nella sezione Un Certain Regard altri due film italiani: Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, con John C. Reilly e Alessandro Borghi, e Le città di pianura di Francesco Sossai. Stellare si preannuncia anche il tappeto rosso. Sulla Croisette arrivano Jodie Foster, protagonista del thriller fuori concorso di Rebecca Zlotowski Vie Privée, Josh O’Connor, presente in due titoli in concorso (The Mastermind di Kelly Reichardt e la storia d’amore gay di Oliver Hermanus The History of Sound, al fianco di Paul Mescal). E poi due cast stellari: Joaquin Phoenix, Emma Stone, Pedro Pascal e Austin Butler, per il western di Ari Aster, e Benicio del Toro, Bill Murray, Michael Cera, Tom Hanks, Bryan Cranston, Benedict Cumberbatch e Scarlett Johansson (che a Cannes presenta anche la sua prima opera da regista, Eleonor the Great) per il thriller di spionaggio firmato da Wes Anderson. Destino vuole, inoltre, che il Festival riunisca l’ex coppia di divi Tom Cruise e Nicole Kidman: lui per accompagnare la première mondiale di Mission: Impossible – The Final Reckoning e lei per ricevere il premio Women In Motion 2025, un riconoscimento che celebra l’impegno per le donne nelle arti e nella cultura, sostenuto da Kering, gruppo del lusso che riunisce un insieme di Maison riconosciute per la loro creatività nell’alta moda. E infine c’è lui, non ha bisogno di presentazioni. Fra i più grandi attori di sempre, volto iconico di Hollywood, indimenticabile protagonista di film che hanno segnato la storia del cinema, Robert De Niro riceve la Palma d’Oro alla carriera durante la cerimonia di apertura del Festival, il 13 maggio. L’attore, che proprio a Cannes aveva presentato, fra gli altri, film leggendari come Novecento e Taxi Driver (1976), C’era una volta in America (1984) e The Mission (1986), ha commentato così l’annuncio del premio: «Ora che ci sono così tante cose nel mondo che ci allontanano, Cannes ci unisce: narratori, registi, fan e amici. È come tornare a casa». Caro Robert – vorremmo dirgli – per quanto ci riguarda, in Europa sarai sempre il benvenuto!

Foto in evidenza: The Phoenician Scheme di Wes Anderson

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