Le Giurie di Venezia 79

Julianne Moore e Isabel Coixet Castillo alla guida del Concorso e Orizzonti
di Redazione VeNews
  • mercoledì, 31 agosto 2022

Italia, Spagna, Francia, USA, Iran, Giappone, Algeria, Francia. I giurati di Venezia 79 e Orizzonti prendono posto in sala.

CONCORSO –  VENEZIA 79

Julianne Moore | Presidente
Attrice (USA)
Prima attrice americana nella storia del cinema ad aver ‘indossato’ la tripla corona europea della recitazione, essendo stata premiata ai festival internazionali di Berlino, Cannes e Venezia. Un caposaldo della scena cinematografica contemporanea la cui carriera è stata consacrata nel tempo da innumerevoli riconoscimenti per i ruoli interpretati in oltre settanta pellicole.

Mariano Cohn
Regista, sceneggiatore, produttore (Argentina)
I suoi lungometraggi, tra cui The Man Next Door (2009) e The Distinguished Citizen (2016), con cui ha partecipato ai più importanti festival internazionali, hanno ricevuto numerosi premi tra cui un Goya e i premi Platinum e Ariel per il miglior film iberoamericano. Il suo ultimo film, Finale a sorpresa – Official Competition con Penélope Cruz e in co-regia con Gaston Duprat, è stato presentato in Concorso a Venezia nel 2021.

Leonardo Di Costanzo
Regista, sceneggiatore (Italia)
Frequentatore abituale della Mostra, nel 2003 presenta A scuola e L’intervallo è in Orizzonti nel 2012. L’anno seguente il regista fa parte della giuria di Orizzonti e il suo ultimo film Ariaferma (2021), con Silvio Orlando e Toni Servillo, è stato presentato Fuori Concorso nella passata edizione al Lido.

Audrey Diwan
Scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista (Francia)
Dopo gli esordi come scrittrice, intraprende una brillante carriera di giornalista che la porta fino alla direzione editoriale del periodico «Stylist». Nella regia il potenziale espressivo della sua scrittura ha potuto trovare sfogo ed uscire dai confini della pagina scritta, soprattutto legato a tematiche di forte impatto sociale: esempio lampante ne è L’Événement da lei diretto nel 2021, premiato proprio a Venezia con il Leone d’Oro al miglior film.

Leila Hatami
Attrice (Iran)
Iran, Svizzera, Iran. Ingegneria elettrica, letteratura francese, cinema. Numerose sono le traiettorie geografiche e tematiche percorse dalla Hatami, così come svariati sono i suoi ruoli sul set: una personalità duttile e poliedrica che le ha fatto ottenere un Orso alla Berlinale con Una separazione (2011) e il premio alla miglior attrice al Festival di Karlovy Vary per l’interpretazione in Pele akher (2012).

Kazuo Ishiguro
Scrittore (Giappone, UK)
Parola d’ordine: disvelamento. I suoi romanzi, a partire da Un pallido orizzonte di colline (1982) e Quel che resta del giorno (1989) sono lo specchio disincantato e rivelatore del miscuglio esacerbato di dolori, solitudini, utopie, illusioni che gravano sui legami umani. Racconti onirici e rarefatti, ma assieme concreti, che sviscerano i dubbi più reconditi nella mente.

Rodrigo Sorogoyen del Amo
Regista, scrittore, produttore (Spagna)
Una carriera promettente di cui il cognome era già garanzia. Dopo i successi di suo nonno, anch’egli regista, è Rodrigo oggi il produttore acclamato: una candidatura agli Oscar per il corto Madre (2017) e sette premi Goya per El reino (2018). L’ultimo film, portentoso ibrido tra il drammatico e il thriller, è Madre (2019), naturale prosecuzione del prodromico corto.

 

ORIZZONTI

Isabel Coixet Castillo | Presidente
Regista, sceneggiatrice (Spagna)
Il suo cinema è sinonimo di un’esperienza sensoriale immersiva, che oscilla tra gli estremi della complessità del reale. Film come Mi vida sin mí (2003) e La vida secreta de las palabras (2005) sono la plastica figurazione di un cinema esistenzialista in cui l’individuo è colto nell’isolamento della malattia e della salute, del dramma e della felicità. Con un persistente senso di vuoto, che corre in sottotraccia senza mai palesarsi del tutto.

Laura Bispuri
Regista (Italia)
Roma è da più di quarant’anni il suo porto sicuro: città d’origine, centro di formazione, luogo di crescita personale. Berlino una tappa stimolante, foriera di esperienze irripetibili che l’hanno collocata al centro della competizione cinematografica con Vergine giurata (2015), che descrive universi femminili incastrati nei complicati giochi della società. Nel 2021 concorre nella sezione Orizzonti della 78. Mostra di Venezia con il sorprendente Il paradiso del pavone.

Antonio Campos
Regista, sceneggiatore, produttore (USA)
Scrutare e tradurre il male dei protagonisti senza tralasciarne l’aspetto umano è il suo approccio prediletto. Buy It Now (2005) ha vinto il primo premio della Cinéfondation di Cannes e il suo primo lungometraggio, Afterschool, è stato presentato a Cannes nel 2008. Il suo ultimo film, Le strade del male, è uscito su Netflix nel 2020.

Sofia Djama
Regista, scrittrice (Algeria)
Il primo corto di questa importante figura per l’emancipazione femminile nel cinema africano è Mollement, un samedi matin (2012), adattamento di uno dei suoi racconti brevi. La scrittrice vince il Brian Award e il Lina Mangiacapre Award nel 2017, stesso anno in cui presenta nella sezione Orizzonti a Venezia il suo primo lungometraggio, Les bienheureux.

Edouard Waintrop
Direttore artistico, critico cinematografico (Francia)
Dopo essere stato direttore artistico al Festival di Friburgo e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, quest’anno Venezia lo chiama come membro giurato. Alle spalle, una fulgida collaborazione col quotidiano «Libération»: un’avventura durata oltre vent’anni e affrontata con la passione e le competenze di un critico cinematografico dalle competenze trasversali.

Ishiguro

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