La Basilicata è l’esempio concreto di come attraverso il cinema una regione fino a non molto tempo fa trascurata dai grandi circuiti turistici possa assumere un ruolo centrale nel panorama delle produzioni cinematografiche e televisive con importanti ricadute anche sul versante occupazionale.
Il Festival di Maratea, di cui è direttore artistico, è divenuto un appuntamento estivo importante per il cinema non solo italiano.
Il prossimo anno saremo alla quindicesima edizione. Il nostro festival è cresciuto moltissimo nel tempo e da rassegna di nicchia è divenuto un appuntamento molto seguito e amato dal pubblico e dalle attrici/attori, registi e produttori italiani e internazionali che non mancano di segnare con la loro presenza sempre entusiastica i giorni nella splendida località marina della nostra Regione. L’edizione svoltasi nello scorso luglio ha ospitato due stelle di prima grandezza del cinema indiano, quella Bollywood così importante in termini di produzioni e di pubblico con cui abbiamo uno stretto rapporto di collaborazione iniziato da qualche anno. Abbiamo inoltre avuto ospite Darko Peric, Helsinki de La casa di carta, grandi interpreti del nostro cinema come Luisa Ranieri e Toni Servillo e abbiamo assegnato un importante premio ad un amico di Maratea, Cesare Cremonini. Marateale, così si chiama ora la kermesse, sta crescendo anche a livello di copertura televisiva. Oltre dalle emittenti italiane, che si sono occupate di noi con molti collegamenti in diretta e servizi, è stato seguito da due grandi canali stranieri, uno indiano e l’altro emiratino. Un altro fronte importante è anche quello dei social, che hanno assicurato una significativa promozione al festival grazie all’accordo da noi siglato con Stardust. Siamo divenuti così visibili in tutto il mondo e questo aspetto ci inorgoglisce particolarmente. A Maratea sono nate moltissime connessioni che hanno saputo trasformarsi in opportunità concrete: si può dire che il mondo del cinema si incontra ora anche a Maratea, che è divenuto a tutti gli effetti un appuntamento importante e autorevole. Non siamo solo una vetrina, ma una fucina di idee cinematografiche a livello internazionale. Alla fine di settembre arriveranno diverse produzioni in Basilicata, un esempio concreto di come le collaborazioni istituite stiano dando i risultati auspicati.
Avete dato grande importanza all’aspetto della sostenibilità ambientale.
Certamente. È nostra precisa volontà diventare sempre più sostenibili e green. Abbiamo la fortuna di stare in una terra meravigliosa e ancora in gran parte incontaminata; vogliamo condividere con i nostri ospiti la bellezza di Maratea in questa prospettiva, ma è anche nostro compito quello di diffondere un messaggio green tra gli alunni delle scuole, favorendo la salvaguardia ambientale. Il cinema è uno degli strumenti più efficaci per poter raggiungere i piccoli e i grandi e al festival abbiamo avuto una sezione speciale con dieci lungometraggi internazionali di fiction, documentari e animazione, legati ai temi ambientali e della sostenibilità, che verrà ancora incrementata nelle prossime edizioni.
Il festival crede molto nelle nuove leve del cinema.
Maratea sta portando avanti il suo progetto di valorizzazione dei giovani. Abbiamo sviluppato una importante collaborazione con Alice nella Città nel contesto della Festa del Cinema di Roma, così come con altri festival, coinvolgendo giovani filmmaker lucani e italiani. Finora abbiamo offerto un’opportunità a 50 giovani attori selezionati in tutta Italia. Dopo essere stati a Maratea, hanno avuto contatti con produzioni importanti e hanno iniziato a lavorare professionalmente. Il prossimo anno cercheremo di sviluppare ancora di più questo percorso con Alice nella Città e con l’agente e produttore Daniele Orazi, curatore con Fabia Bettini del progetto Young Blood.
Basilicata, terra di cinema.
Per dare un esempio di quanto siano importanti come volano economico le produzioni cinematografiche, basti pensare ai numeri dell’ultimo 007 – No Time to Die, girato tra Matera e Maratea, che ha lasciato sul territorio 12 milioni di euro. Dopo i due anni di pandemia che hanno limitato le produzioni, tutto è ripartito alla grande. Nella nostra regione abbiamo ora un nuovo film di Rocco Papaleo, con il debutto alla regia della cantante Giorgia, alcune produzioni indiane e poi, incrociamo le dita, dovremmo ospitare il prossimo anno il set del sequel The Passion di Mel Gibson. E poi le fiction, Imma Tataranni e un nuovo progetto sulla storia drammatica di Elisa Claps. Molta strada è stata fatta dai tempi di Basilicata Coast to Coast che ha lanciato il turismo legato al cinema!
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