La Settimana Internazionale della Critica (SIC), la sezione indipendente organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2023), ha svelato oggi 8 settembre i suoi premi.
La giuria internazionale composta da Baloji, Ava Cahen e Bianca Oana ha assegnato il Gran Premio IWONDERFULL a Malqueridas di Tana Gilbert. Nella loro dichiarazione si legge: “Perché il suo soggetto è vertiginoso, perché il suo approccio formale è magistrale, un gesto radicale che fa rivivere il fuori campo e ci mostra solo i dettagli, l’immagine sfocata, i pixel rubati. Narrativa e allestimento sono al servizio dei testimoni. Il regista ci mette accanto alle donne incarcerate, senza esprimere alcun giudizio sul loro valore, e questo è un prodigio della licenza poetica del cinema”.
Malqueridas ha ricevuto anche il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, assegnato dalla giuria Matteo Bernardini, Marco Contino, Raffaella Giancristofaro.
A Hoard di Luna Carmoon va il Premio del Pubblico del Cineclub con una media di 4,5/5,00, e il Premio del Film Club Verona per il film più innovativo, assegnato da una giuria under 35 composta da Luca Fron, Federico Mango, Alessia Origano, Lorenzo Zampini , Marika Zandanel: “Ci avete chiesto di sporcarci, di inghiottire le nostre sicurezze e di sovvertire radicalmente il concetto di rifiuto. A quel punto abbiamo capito: solo affondando le mani in una discarica di oggetti, ricordi ed emozioni si può trasformare questo accumulo in una casa”.
La giuria internazionale ha inoltre assegnato due menzioni speciali a Saura Lightfoot Leon per la sua interpretazione in Hoard di Luna Carmoon e ad Ariane Labed, una delle protagoniste di The Vourdalak di Adrien Beau. Le dichiarazioni recitano: “Siamo rimasti stupefatti dal carisma e dal talento dell’attrice protagonista di Hoard, Saura Lightfoot Leon, e volevamo rendere omaggio al suo brillante debutto”.
“La sua presenza ci perseguita ancora. La giuria vorrebbe evidenziare la performance di Ariane Labed in The Vourdalak per la sua precisione, grazia e compostezza, e per aver ritratto un personaggio femminile emarginato con forza e dignità.
Tana Gilbert è una regista cilena i cui cortometraggi documentari sono stati presentati a livello internazionale in numerosi festival. Questo suo primo lungometraggio è un racconto collettivo costruito con le immagini registrate illegalmente dai cellulari delle detenute di u...
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Il film è diretto e interpretato da Adrien Beau e tratto da La famiglia del Vurdalak di Aleksej K. Tolstoj. Il vecchio Gorcha implora la famiglia prima di partire di aspettarlo per almeno sei giorni. Se non sarà tornato entro la fine del sesto giorno significa che ...
Premi SIC@SIC
Nell’ambito dell’ottava edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), la giuria – composta dai tre professionisti del cinema Nicoletta Romeo, Eddie Bertozzi, Matteo Tortone -, ha premiato i seguenti titoli sui sette in concorso:
Premio per il miglior cortometraggio
a Las memorias perdidas de los árboles di Antonio La Camera
“Per aver creato un’esperienza sensoriale, un viaggio allucinogeno, una vertigine psichedelica. Ma soprattutto per averci condotto in un’intensa esplorazione emotiva che commuove e meraviglia, trascendendo l’elemento naturale fino al cuore troppo umano della sofferenza e della sofferenza. perdita.”
Premio per il miglior regista
a La linea del terminatore di Gabriele Biasi
“Per l’approccio formale con cui il regista trasmette una visione coerente e poetica di un cinema raffinato e soprattutto umano attraverso la selezione di materiale d’archivio pubblico e privato, accostando preparazioni spirituali ed emotive a viaggi lontani e interiori”.
Premio per il miglior contributo tecnico
a Dovremmo essere tutti futuristi di Angela Norelli
“Attraverso una meticolosa ricerca sui materiali d’archivio, una narrazione tagliente, un’ironia e una commedia coinvolgenti, questo cortometraggio fornisce una svolta alla retorica bellicosa e machista, costruendo un racconto spensierato di liberazione individuale”.