Voce originale della poesia del ‘500, figura assolutamente particolare, affascinante cortigiana capace di rimanere in sapiente in equilibrio in un mondo complesso come quello veneziano, con i suoi versi Gaspara Stampa ci restituisce una verità d’accenti immediata, che rende molto moderna una donna che seppe mettere a frutto bellezza ed intelletto e per poter coltivare il talento e la passione per la poesia. E tra passato e presente, intrecciati in un gioco di rimbalzi, si muove il concerto-spettacolo, dove i sonetti della poetessa vanno a costruire l’ossatura del monologo originale di Luciano Menetto, poeta contemporaneo, che scrive a sua volta in antico veneziano.