Nel tourbillon di appuntamenti che ogni anno in numero sempre crescente vengono proposti nell’ambito di The Venice Glass Week, se ne trovano alcuni particolarmente originali e innovativi, in cui l’idea del vetro si espande e contamina positivamente altri territori, tra cui il cibo. Se da un decennio l’artista americana Judi Harvest organizza nel giardino muranese della Fornace Giorgio Giuman di Sacca Serenella, l’Honey Garden, un picnic dedicato alla natura e alla fragilità dell’ecosistema, di cui le api, sue creature di riferimento, rappresentano il miglior termometro per misurare la temperatura del degrado ambientale, al tradizionale appuntamento en plen air tra i fiori e le arnie di uno spazio riportato da tempo a nuova vita da Harvest, quest’anno in programma il 16 settembre, si aggiunge Delizie trasparenti al The Gritti Palace il 14 settembre, aperitivo pomeridiano curato e realizzato da Zoe Messinger, una chef e artista che vive tra New York e Los Angeles.
Fin da bambina Zoe ha creato un mondo in cui il cibo rappresentava un elemento fondamentale di espressione della personalità, osservando la madre pasticciera, fotografa e appassionata d’arte. La vita di Zoe Messinger, immersa nella bellezza, ha offerto ispirazione per le sue idee legate al cibo ed è una fautrice convinta riguardo all’utilizzo del cibo come medicina per il corpo, con una stretta correlazione tra cibo e gioia.
In coerenza con la sua nuova linea Gelée legata alle trasparenze, in cui il cibo, come in un processo alchemico, muta e si rende luminoso non solo metaforicamente, Zoe ha voluto ispirarsi al lavoro in vetro di Judi Harvest Centrotavola veneziano, realizzato cinque anni fa e commissionato all’artista da The Gritti Palace per la sua Epicurean School. Si tratta di un canestro in vetro, ispirato al genere “natura morta” e in particolare dalle geniali versioni di Caravaggio, realizzato a Murano, che contiene al suo interno una ricca selezione di frutta e verdura tipica della Laguna di Venezia, creata pezzo per pezzo dai Maestri vetrai Giorgio e Marco Giuman e Andrea Zilio. Ispirata dal vetro, Zoe gioca con la luce, la consistenza e il sapore per mostrare la luminosità del gelée.
Un aperitivo pomeridiano a base di prodotti locali e di stagione per rendere omaggio alle radici veneziane e alla tradizione muranese.