Il cuore del testo di Ella Hickson (1985), autrice britannica già applauditissima e premiata in patria, è la carnalità di Elizabeth I, regina d’Inghilterra, in conflitto con la necessità assoluta di non assoggettarsi mai al potere maschile. Elizabeth è lacerata dal conflitto tra il corpo desiderante della donna e il corpo politico e simbolico della regina, che – in una società fortemente patriarcale – non può permettersi sentimenti che la rendano debole, assoggettandola a un’amante e men che meno a un marito.
Cristina Crippa e Elio De Capitani firmano una regia a quattro mani, elaborando un progetto originalissimo di allestimento con le scene di Carlo Sala, i costumi di Ferdinando Bruni e la traduzione di Monica Capuani.