George Onslow, che compose non meno di trentaquattro quintetti, fu acclamato ai suoi tempi per l’accademismo dello stile, la grande padronanza dell’armonia e l’aspetto erudito della sua scrittura. Diversamente da molti compositori suoi contemporanei, ammetteva apertamente il proprio debito con la musica germanica, tanto che nel 1830 Pleyel lo definì “il Beethoven francese”. Le combinazioni strumentali concepite da Onslow attirarono presto degli emulatori, tra cui addirittura Franz Schubert con il suo Quintetto D.956. Più tardi, Théodore Gouvy seguì le sue orme con sei quintetti per archi composti tra il 1869 e il 1880, ma nel frattempo l’influenza d’oltre Reno era diventata inaccettabile. Il Quatuor Dutilleux esegue le opere per quintetto con due violoncelli di George Onslow, n°21 in sol minore op. 51, e di Théodore Gouvy n°3 in re minore.