A vent’anni dalla prima celebrazione del Giorno del Ricordo è tempo di bilanci: dopo l’oblio nel quale la questione del confine orientale è stata relegata durante il Novecento, la caduta del Muro di Berlino prima, lo sgretolamento delle frontiere grazie al trattato di Schengen poi, ora la Capitale Europea della Cultura appena inaugurata tra Nova Gorica e Gorizia fanno sperare in un futuro di pacificazione per un territorio martoriato prima dalle foibe e quindi dall’esodo. Rimane però fondamentale conoscere quanto accaduto e inquadrare contesti ed episodi su cui le ragioni della politica hanno voluto porre un manto di silenzio.
Saluto di Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto
Davide Rossi, vice Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati
conversa con
Antonio Carioti, giornalista del Corriere della Sera
Interviene Piergiorgio Millich, Guardian Grande della Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone