La Sonata per violino e pianoforte di César Franck ha un impatto duraturo sul mondo della musica da camera a cavallo del XX secolo. Si dice che Proust ne abbia tratto l’essenza della famosa Sonata di Vinteuil della Recherche du temps perdu, ossessionato da quella «piccola frase […] che gli aveva allargato l’anima». Nadia Boulanger nasce nello stesso anno della prima esecuzione parigina della Sonata. La compositrice si impegna a sostenere un retaggio di cui Franck fa innegabilmente parte, ma è anche segnata dalla rivoluzione di Debussy. Sottolineando l’innegabile contributo di quest’ul timo, pronuncia una frase che sembra riassumere l’eredità e l’innovazione della scuola francese di inizio secolo: «Debussy era già Debussy, mentre Brahms era ancora Brahms». Dopo il concerto di Miriam Prandi al violoncello e Gabriele Carcano al pianoforte, viene proposta una conferenza (in italiano) legata ai temi del festival.