Nel 1752, Goldoni scrive una delle sue opere più intriganti e moderne: La moglie saggia. Al centro della commedia troviamo Rosaura, moglie del conte Ottavio, che, sopraffatto da una nuova passione per la marchesa Beatrice, vuole liberarsi di lei. Ma Rosaura, figlia del mercante Pantalone, non si arrenderà facilmente. L’intelligenza e la cultura diventeranno gli strumenti con cui affronterà la sua difficile situazione, trasformandosi in un’abile drammaturga e regista, capace di usare il teatro come una vera e propria arma per smascherare la decadenza dell’aristocrazia.
Con la regia di Giorgio Sangati, la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale esplora il lato più oscuro e psicologico di Goldoni, mettendo in luce la sfida di Rosaura contro un sistema sociale e morale in crisi. La commedia, infatti, si trasforma in un thriller psicologico che anticipa temi tipici del dramma moderno, riecheggiando Ibsen. Se da un lato la storia mette in scena una lotta di potere e inganni, dall’altro l’operetta si intreccia con il tono di una commedia leggera, grazie alla presenza di personaggi come Arlecchino e la coppia Corallina-Brighella, che vivono una relazione più orizzontale rispetto ai loro padroni. Con La moglie saggia, Goldoni compie un passo decisivo verso il dramma moderno, mescolando magistralmente tragedia e commedia, e creando un’opera che tiene il pubblico col fiato sospeso.