Daniele Dominici (figlio di una medaglia d’oro della seconda guerra mondiale – ma è una parentela che tiene celata) è un giovane professore di lettere, supplente in un liceo di Rimini. Autore di un libriccino di versi, dedicato a una sedicenne morta; convivente con una donna, Monica, che forse è sua moglie o forse solo l’amante; indifferente alla contestazione, che pure fermenta anche nella sua classe; senza un’autentica vocazione a insegnare anche se è un uomo colto, e, invece, con un’accesa propensione per il gioco, si innamora di una sua bella allieva, Vanina, che è legata però a un danaroso giovanotto del luogo, il libertino Gerardo. La ragazza comunque finisce tra le sue braccia e invano tentano di impedirglielo la madre di lei, che è una poco di buono, e l’aggressivo Gerardo.
Regia di Valerio Zurlini. Introduce Marco Bertozzi.