La stanza delle anime, monologo prodotto dalla Compagnia Arti e Mestieri di Pordenone, scritto e interpretato da Arianna Addonizio è un omaggio a Dante Alighieri e ad Hildegard von Bingen, due eccelse personalità della cultura vissute ad un secolo di distanza. L’accostamento del massimo poeta italiano alla monaca scrittrice e mistica tedesca riguarda l’aldilà, a cui entrambi hanno dedicato le loro opere più importanti. La Divina Commedia ed i testi di Hildegard presentano diverse similitudini, tanto da far supporre che Dante 100 anni dopo abbia letto e preso spunto dalle opere e dalle miniature della monaca benedettina che già nel 1200 circolavano nell’Europa di allora. Hildegard fu una donna anticonvenzionale, creativa ed eclettica, dai numerosi talenti, una donna eccezionale che non è ancora sufficientemente valorizzata e conosciuta e che ha potuto esplicare le sue eccezionali capacità solo nella protezione di un convento. Questo inserimento nella drammaturgia della profetessa, (guaritrice, erborista, naturalista, cosmologa, artista, poetessa, drammaturga, musicista, linguista, consigliera politica) ha anche l’obiettivo infatti di sollevare la curiosità su una personalità così rilevante nelle tante discipline in cui si applicò, ma che, come tante altre donne eccelse, non ha raggiunto la fama universale che avrebbe meritato come meritò Dante Alighieri. Nello spettacolo Hildegard e Dante sono due artisti di oggi, la teologa è la conduttrice di radio Hildegarda e celebra Dante Alighieri, artista dei giorni nostri a cui si sente molto affine, con la visione di alcuni personaggi femminili dei suoi componimenti Inferno, Purgatorio e Paradiso. La conduttrice amplifica i versi di Dante con visioni immaginarie ma realistiche di donne contemporanee, storie che possiamo riconoscere in molte realtà quotidiane.
Le musiche, che accompagnano, commentano ed interpretano il percorso visionario, intrecciano i brani delle opere e atmosfere musicali di Hildegard von Bingen con le composizioni originali di Nicola Milan creando un continuum suggestivo dal medioevo ad oggi.