In relazione ai temi e alle suggestioni della sua mostra a Palazzo Grassi, Marlene Dumas ha selezionato una serie di film che, nel corso degli anni, l’hanno emozionata, segnata o divertita e che in qualche modo hanno influenzato la creazione delle sue opere. I film esplorano temi cari all’artista, quali erotismo, innocenza, umorismo, tragedia…
L’ingresso alle proiezioni è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Le porte del Teatrino aprono 20 minuti prima dell’inizi dell’evento.
3 novembre, h.20.30: Un Chien Andalou (1929, 16′), autentico manifesto del cinema surrealista e dei movimenti d’avanguardia parigini realizzato da Luis Buñuel, Essai cinématographique: Poison (1933-35, 3’30”) di Man Ray e l’horror muto Nosferatu (1922, 95′) di Friedrich Wilhelm Murnau.
10 novembre, h.20.30: Un Chant d’Amour (1950, 26′) di Jean Genet, un regista che ha profondamente affascinato Marlene Dumas e che l’artista ha incluso nella galleria di disegni del 2014 intitolata Great Man esposta a Palazzo Grassi, e Extase (1933, 87′) di Gustav Machatý.
17 novembre, h.20.30: Une partie de campagne (1936, 40′) di Jean Renoir, con la celebre scena del bacio che Marlene Dumas ritrae in Kissed del 2018, e The Virgin Spring (1960, 89′) di Ingmar Bergman, tra le fonti di ispirazione per la serie Betrayal del 1994 in cui compare la raffigurazione di una rana che ricorda l’inquietante presenza della narrazione bergmaniana.
24 novembre, h.20.30: The Apple-Knockers and the Coke (1948, 8′), film erotico realizzato da un regista anonimo e famoso per aver lasciato credere che l’interprete fosse Marilyn Monroe; Marilyn Times Five (1968-1973, 13’50) di Bruce Conner, un film sperimentale che usa il girato di The Apple-Knockers and the Coke e indaga il modo in cui la forma di un film può influenzare il modo in cui viene recepito dal pubblico; Mamma Roma (1962, 105′) di Pier Paolo Pasolini, regista che ha ispirato diversi lavori di Marlene Dumas, tra cui il dipinto che omaggia l’urlo spezzato dell’iconica Anna Magnani.