Martin Owen al corno, Francesca Dego al violino e Alessandro Taverna al pianoforte propongono un programma comprendente Robert Schumann (Sonata per violino e pianoforte op. 105), György Ligeti (Trio), Olivier Messiaen (Appel interstellaire per corno solo), Johannes Brahms (Trio op. 40): la novità principale sta nel titolo della Stagione di Musikamera, Anni Venti, riferito alla riflessione su un decennio che per diversi motivi in ogni secolo degli ultimi settecento anni è stato ricco di momenti significativi per l’evoluzione della musica. Negli anni Venti del Quattrocento nascono i primi mottetti di Dufay; nel 1527 Willaert viene nominato Maestro di cappella nella Basilica di San Marco a Venezia; nel Seicento Monteverdi è attivo a Venezia e pubblica il celebre Lamento d’Arianna; e ancora, gli anni Venti del Settecento sono quelli del Clavicembalo ben temperato di Bach, mentre importanti testi di armonia e contrappunto vengono dati alle stampe; nell’Ottocento vedono la luce i Capricci di Paganini, mentre la nuova generazione romantica di Mendelssohn, Schumann, Liszt e Chopin si innesta sugli ultimi capolavori di Beethoven e Schubert. E poi il Novecento, con la dodecafonia di Schönberg, il Neoclassicismo di Stravinskij e i primi lavori di Shostakovich, per arrivare agli anni Venti di questo secolo, in cui continua a nascere musica da camera che merita di essere eseguita e ascoltata. La stagione nel suo complesso mira ad affrontare un arco cronologico e un panorama stilistico ampi e articolati, coinvolgendo un ventaglio di organici cameristici il più possibile esauriente.