Vincitrice del bando internazionale per nuovi progetti d’eccezione, la regista, artista visiva, specializzata nell’installazione e danzatrice contemporanea argentina Melisa Zulberti sfida le convenzioni attraverso il suo lavoro multimodale e socialmente consapevole. Classe 1989, originaria di Tandil, in Argentina, Melisa Zulberti è celebre per le sue installazioni performative site-specific dal forte impatto visivo ed emotivo in cui mixa arti sceniche, arti visuali, disegno industriale e tecnologia, per costruire delle vere e proprie strutture abitate dal movimento in grado di fornire innovative peculiarità drammaturgiche e cinetiche all’opera. Posguerra, una riflessione sul tempo, ideato ad hoc per la Biennale Danza 2024, vede protagonisti nove danzatori sospesi a mezz’aria che, circondati da un set di telecamere a circuito chiuso, generano un audace e sorprendente ecosistema audiovisivo. Partendo dal concetto di tempo circolare, Zulberti immerge lo spettatore in un continuum immateriale in cui il confine tra la vita e la sua rappresentazione si dissolve irrimediabilmente. Nelle parole della sua creatrice Posguerra è «un luogo senza giorno né notte, senza passato né futuro. Un effimero permanente che si inscrive nel corpo, un nuovo campo di battaglia che resiste all’esterno e al proprio io. Questo è il senso del dopoguerra. L’utopia di un promettente dopo e le rovine di una battaglia persa da tutti. Un circolo permanente che deve, a un certo punto, offrire un’altra risposta alla vita in società, superando un orizzonte di incertezza, disorientamento, alienazione e frustrazione». Temi di bruciante attualità in un momento storico come il presente, in cui poter contare l’uno sull’altro e fare comunità è una questione vitale e della massima urgenza.
20 luglio h. 17
21 luglio h. 21
Tese dei Soppalchi, Arsenale