Francesco Corsi, performer e artista visivo basato tra Venezia e Roma, presenta Mycelium. Uno studio, in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia.
Umani e non-umani hanno sempre performato una danza intricata gli uni con gli altri. Eppure, la materia è spesso relegata a una dimensione inerte, passiva, gerarchicamente ordinata a spese del non-vivente, del non-umano, del non-maschio. Sulla materia, insomma, si gioca una posta politica. Mycelium nasce dall’idea di ribaltare questa concezione. Qual è il potere delle cose sul corpo?
Che traccia lasciano sulla nostra pelle – e in che modo possiamo inseguirla, lasciarcene informare, riattivarla nella memoria dei nostri tessuti?
Interrogando la materia come agente performativo, Mycelium si costituisce come un ecosistema artificiale, un’installazione abitata da fluidi, organismi umani e fungini, corpi porosi che pulsano al ritmo dell’alterità che li ha precedentemente attraversati. Uno spazio affettivo ed espressivo per indagare la potenza delle cose.