Nilza Costa è una cantante. Ma non solo. È autrice e compositrice brasiliana, di Salvador Bahia per la precisione, con un cuore pulsante di ritmi ancestrali dell’Africa, trasfigurati nel suo canto in un linguaggio artistico estremamente originale. Le forme tradizionali della cultura musicale e religiosa brasiliane, come il candomblé, la capoeira, samba duro, maculelé e la Cantigas de Roda, sono filtrate da una sensibilità musicale che fa trasparire una spiccata attitudine alternativa. La passione per la musica le viene trasmessa dalla nonna materna (di origine afroindigena) che accompagnandola alle feste candomblé le permette di avvicinarsi alla cultura Yoruba, religione afro brasiliana basata sul culto degli Orixas, divinità appartenenti originariamente alla mitologia dei popoli dell’Africa Occidentale. Il suo disco di debutto, Revolution, Rivoluzione, Revolução, uscito nel 2014, è un appassionante viaggio nella migliore world music che contamina l’afro-jazz con samba, blues e atmosfere ipnotiche. A ottobre 2016 esce il secondo album, Roots, co-prodotto dall’Associazione Culturale Studio SoundLab, con gli arrangiamenti del batterista Roberto “Red” Rossi, che ritroviamo al Laguna Libre di Venezia il 15 luglio nel 4et della cantante per presentare l’ultimo lavoro, Le Notti di San Patrizio: un viaggio tra Brasile ed Europa, con lo sbarco in questo piccolo paese della bassa Romagna, San Patrizio appunto. La notte, il silenzio, il cielo stellato, l’orixa, fanno tutti parte del bagaglio che l’artista espone in questo lavoro, che fonda le sue basi su una commistione di culture insita ed espressa nella musica e dai musicisti che la accompagnano in questo concerto nella notte del Redentore.