Versione più confidenziale, quasi privata, della mondanità, il salotto mantiene la funzione di emulazione e di creazione del gusto per tutto il XIX secolo. È qui che il “gran genere” dell’opera viene rilanciato, ed è sempre qui che si sperimentano le formazioni strumentali più svariate. Il momentaneo entusiasmo per il quintetto con due violoncelli testimonia come l’estetica fosse cambiata, rivelando al contempo l’attrazione per il virtuosismo, reso possibile dalla presenza di un violoncello principale regolarmente trattato come solista, e il gusto per il suono prettamente romantico dello strumento. Il Quintetto di Schubert è molto conosciuto, ben noto, ma spesso si dimentica che la Francia ha prodotto un ricco repertorio ancora tutto da scoprire. Il Quatuor Cambini-Paris esegue opere per quintetto con due violoncelli di Baudiot, Franchomme e Gouvy.