Il quartetto con pianoforte è saldamente in voga nella Francia della seconda parte del XIX secolo. Il genere si rifà inizialmente ai lavori di Mendelssohn e di Schumann, per poi costituire una produzione tipicamente nazionale, guidata in particolare da Camille Saint-Saëns e Gabriel Fauré. Permette di affrontare la scrittura a quattro voci in modo più flessibile di quanto non lo consenta il quartetto per archi, ossia il quartetto per eccellenza. Quando Marie Jaëll pensa di mettere da parte la propria carriera di virtuosa per dedicarsi alla composizione, si volge naturalmente al quartetto con pianoforte, che fa conoscere alla Société nationale de musique nel 1876. Rita Strohl percorre la stessa strada, componendo il suo quartetto all’età di soli vent’anni.