La scrittura per il violoncello subisce una rivoluzione nel XIX secolo. Distaccandosi a poco a poco dal suo uso sistematico come basso armonico, il violoncello trova presto il posto che gli spetta come strumento solista. In ambito francese, la sonata per violoncello si sviluppa ancora prima della sonata per violino, grazie a compositori che spesso sono essi stessi violoncellisti o amici di un solista rino mato. Tuttavia, bisognerà attendere la fine del secolo perché accanto alle sonate di Camille Saint Saëns si sviluppi una letteratura significativa, i cui autori seguono la strada aperta da César Franck, al pari di Léon Boëllmann e Albéric Magnard, oppure scelgono di adottare forme più libere, come Louis Vierne nei suoi Soirs étrangers.