ONDE della coreografa Simona Bertozzi parte dal celebre play-poem di Virginia Woolf The Waves e prende forma attraverso una pratica performativa, coreografica e musicale, affidata all’impeto energetico e all’orizzonte visionario di giovani presenze e corporeità, attraverso una pratica performativa, coreografica e musicale che si apre al presente di corpi protesi e fluttuanti tra estasi, guizzi animali e curvature verso l’evanescenza.
Ritmo, sforzo, ma anche affondo, evasione, sottrazione.
Il dialogo tra volumi anatomici e sonori moltiplica le prospettive di incontro, confonde le coordinate temporali e, come il propagarsi di onde d’urto, sfuma i contorni delle azioni individuali, tra provenienza e proiezione.
Segnare, battere, balbettare, tendere, risegnare, farsi lievi ma anche irruenti, audaci come la falena che va verso la luce anche se può bruciarla.