Intenso e surreale monologo a due voci di Madama Iris, “cartomante e chiromante laureata” che nel grigiore di una sera di pioggia è terrorizzata da un misterioso maniaco serial killer.
Questa in sintesi è la trama del breve ma straordinario monologo Sola in casa, scritto da Dino Buzzati, tra i più importanti scrittori di realismo magico del ‘900 italiano, riportato in scena da Modus Verona.
Esattamente sessant’anni dopo, la cartomante “laureata” Iris, torna sul palco incarnata dall’attrice veneta Michela Mocchiutti in un monologo divertente ed esuberante, tra pratiche magiche (incantesimi, tarocchi, riti vudù) e animali tipici dell’immaginifico stregonesco. Un gatto chiamato come il filosofo Platone, ed un lucertolone battezzato come il drammaturgo Ibsen.
Un orologio rotto pare invece prendere in giro la razionalità dell’uomo moderno. Ben più lungimiranti sapranno essere le carte della chiromante, in maniera esilarante, sebbene la loro padrona pare ad un certo punto perdere fiducia in loro (poi smentita).
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