Benché la mélodie francese ottenga pienamente la propria patente di nobiltà sotto la Terza Repubblica, in particolare grazie ai lavori di Duparc, Chausson o Fauré, rimane un territorio in cui i compositori si inoltrano con obiettivi diversi: piacere al grande pubblico e ottenere successo commerciale; dimostrare le proprie capacità al fine di convincere i direttori di teatri d’opera; sedurre l’alta società per ottenerne il sostegno; o, ancora, creare un’opera perfetta, un gioiello in cui quella pietra preziosa che è la poesia sia idealmente valorizzata dalla musica. Intorno a Massenet, un’intera generazione naviga tra queste mete diverse e cerca di riunirle per produrre un’unica riuscita artistica. Protagonisti del concerto di Palazzetto Bru Zane, la mezzosoprano Marie Gautrot e il pianista Frédéric Rouillon.