Pochi giorni prima della Pasqua, il 12 e 13 aprile, la Fenice propone un concerto di grande intensità: il maestro olandese Ton Koopman, graditissimo ritorno alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, dirige la monumentale Matthäus-Passion BWV 244 di Johann Sebastian Bach, con un cast vocale di primo piano che include Ian Bostridge nelle vesti dell’Evangelista e Thomas Laske in quelle di Gesù. Il Coro è preparato da Alfonso Caiani, mentre le voci bianche dei Piccoli Cantori Veneziani sono istruite da Diana D’Alessio. Considerata una delle opere più profonde e toccanti del repertorio sacro, la Matthäus- Passion venne eseguita per la prima volta l’11 aprile 1727 nella chiesa di San Tommaso a Lipsia, dove Bach esercitò l’incarico di Kantor dal 1723 fino alla morte, nel 1750. L’opera coronava i Vespri solenni del Venerdì Santo, trasponendo in musica i capitoli 26 e 27 del Vangelo secondo Matteo, nella traduzione tedesca di Martin Lutero: dal racconto dell’Ultima Cena all’arresto di Gesù, dal processo davanti al Sinedrio al giudizio di Pilato, fino alla crocifissione. Strutturata con estrema chiarezza, l’opera suddivide le parti del Vangelo dai versetti dei corali e dalle creazioni del poeta. Musicalmente, le prime sono affidate al recitativo, mentre le seconde alle diverse armonizzazioni delle melodie originali di corali quaresimali, che ogni fedele ben conosceva a memoria perché parte attiva del rito luterano del giorno.
