Quanta felicità siamo in grado di barattare per un po’ di sicurezza? Quanti cambiamenti dell’altro ignoriamo per garantirci un certo livello di stabilità? E soprattutto, quando diciamo “ti amo” cosa intendiamo esattamente?
Alla base delle relazioni d’amore c’è il desiderio di affermare sicurezza e prevedibilità su ciò che è imprevedibile. Questo accade perché ogni volta che entriamo in relazione con l’altro, abbiamo paura di annullarci in lui; vogliamo essere con l’altro, ma nello stesso tempo per salvare la nostra individualità, vogliamo non esserci completamente.
Umberto Galimberti, con questa lectio magistralis, ci parla delle dimensioni emotive nelle quali l’amore transita, fino a condurci all’inquietante prossimità con la follia, “l’enigmatica voce dell’altra parte di noi stessi” che l’amore tira fuori.