Come è possibile cogliere una differenza in ciò che è identico? Questa la sfida raccolta dal danzatore e coreografo franco-algerino Rachid Ouramdane, direttore del parigino Théâtre national de la Danse de Chaillot, tra i protagonisti di primo piano della danza contemporanea francese e internazionale. Con Variation(s), interpretato magistralmente dai danzatori Ruben Sanchez e Annie Hanauer, Ouramdane torna ai fondamentali e presenta «un’opera musicale estrema, al limite della trance – nelle parole di Wayne McGregor – , due fenomenali assoli, in cui il nostro “normale” e quotidiano stato di veglia è ipnotizzato ed elevato a un’esperienza di profonda alterazione». Il tutto nasce dall’incontro con il compositore e maestro Fernand Schirren, che durante un incontro invitò il coreografo a cercare appunto la “differenza nell’identico”.
«Per rendere visibile e tangibile la differenza nell’identico è importante mantenere sguardo e ascolto vigili – afferma Ouramdane –, solo così potremo vedere in cosa sussiste la variazione, la differenza. Da qui l’idea di chiamare questo spettacolo Variation(s), vale a dire una variazione attorno alla medesima cosa, un tema musicale, e di farne un’esperienza diversa ogni volta. Abbastanza rapidamente, lo spettacolo è stato costruito in collaborazione con il compositore Jean-Baptiste Julien, a lungo al mio fianco. L’idea era di mostrare la struttura musicale in modo diverso attraverso il gesto, la danza».
19 luglio h. 21
20 luglio h. 18
Tese dei Soppalchi, Arsenale