Prende il via sabato 2 marzo la stagione concertistica 2024 di Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium Lo Squero sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, sala concertistica con straordinaria vista sulla laguna veneta. Protagonista del concerto inaugurale è l’Ensemble Scaramuccia con Javier Lupiáñez, violino barocco e direzione, Inés Salinas, violoncello barocco, e Fernando Aguado, clavicembalo. Nato nel 2013 con l’intento di riscoprire il repertorio barocco meno conosciuto portando avanti un approfondito lavoro di ricerca storica sulle fonti, l’Ensemble ha suonato in alcuni tra i maggiori festival internazionali in Italia e nel mondo, segnalandosi per la vivacità e l’espressività delle loro esibizioni e l’originalità dei programmi proposti. Intitolato Venezia ritrovata e realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, il concerto presenta un’avvincente galleria di pagine di diversi autori, immergendo nella vivace atmosfera veneziana al tempo di Vivaldi. La scaletta si apre con la Sonata per violino in la maggiore (Manoscritto E.M. 65h), di autore anonimo, presente nel manoscritto “E.M. 65” che raccoglie un gruppo di undici sonate ed è conservato nella collezione musicale estense della Biblioteca Nazionale Austriaca di Vienna, collezione riunita da Nicolò Sanguinazzo, musicista e collezionista attivo tra fine Seicento e inizio Settecento. Seguono la Sonata per violino in sol minore (E.M. 65f), recentemente riconosciuta dal musicologo Michael Talbot come opera di Tomaso Albinoni, la Sonata Settima. Sonate da camera a violino e basso, op. II del violinista veneziano Giovanni Reali e la Sonata per violoncello in la maggiore di Giorgio Gentili, tra le opere meno note del compositore e violinista, conosciuto principalmente per le sei collezioni di triosonate, concerti e sonate per violino. Concludono il programma due composizioni dal manoscritto “E.M. 55”, conservato sempre nella collezione musicale estense viennese: la Sonata per violino in do maggiore di Giuseppe Aldrovandini, autore di area bolognese, e la Sonata per violino in la maggiore RV829 di Antonio Vivaldi, alla presenza dei musicisti-musicologi che l’hanno identificata. Un concerto che, nell’intreccio dei diversi linguaggi musicali, evoca con grande afflato un intenso e vivace passato, accompagnando l’ascoltatore in una dimensione di intenso respiro creativo.