La nona Stagione di Musikàmera prosegue alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia con il doppio recital del tedesco Vision String Quartet: fondato nel 2012, si è rapidamente affermato come uno dei più raffinati e versatili quartetti d’archi della sua generazione. I suoi componenti – Florian Willeitner e Daniel Stoll al violino, Leonard Disselhorst al violoncello e Sander Stuart alla viola – si muovono con perizia tra le pagine del grande repertorio cameristico, coinvolgendo gli ascoltatori con sonorità inedite e affascinanti. Il programma che il quartetto porta a Venezia si apre con Langsamer Satz, brano di Anton Webern caratterizzato da un’estrema concentrazione motivica ed espressiva: senza dilungarsi eccessivamente, Webern riesce a condensare in poche pagine infinite sfumature di sentimento e altrettante suggestioni, con un ricercato equilibrio timbrico che mette in risalto, uno a uno, tutti e quattro gli strumenti; prosegue poi con l’unico quartetto per archi composto da Maurice Ravel, il Quartetto in fa maggiore dedicato a Gabriel Fauré, prima grande opera di un Ravel già maturo pur non avendo ancora 30 anni, e si chiude con il Quartetto n.1 op. 51 n. 1 di Johannes Brahms, dall’intonazione austera e dalla tensione drammatica di piglio beethoveniano.