Alexis Kossenko al flauto e Vassilis Varvaresos al pianoforte si esibiscono in musiche di Fauré, Enesco e Cools, oltre che Koechlin e Masson. Durante la Belle Époque, il repertorio per flauto accompagnato si arricchisce soprattutto in due modi: la composizione di sonate e quella di brani da concorso. Per quanto riguarda le prime, il pianoforte a volte occupa uno spazio tale che l’opera ‒ come nel caso della Sonata per pianoforte e flauto di Charles Koechlin ‒ potrebbe essere considerata un duetto. Quanto ai secondi, in particolare la Fantaisie (1898) di Fauré e il Cantabile et Presto (1904) di Enesco per il concorso del Conservatorio, sono destinati a mettere alla prova le qualità del solista: destrezza, purezza di emissione del suono e capacità espressiva. Qui il pianoforte rimane in secondo piano per permettere all’allievo di distinguersi, ma la musicalità dei brani non può assolutamente mancare.