Marina Bastianello Gallery presenta Didascalie, personale dello scultore Alberto Fiorin a cura di Eva Comuzzi.
Diversi degli elementi in mostra assumono il ruolo di didascalie rispetto ad opere presenti pur essendo a loro volta opere a tutti gli effetti. L’accostamento di questi oggetti assume la funzione di didascalia di un senso del vivere, indicano qualcosa che sta al di fuori della cornice del quadro ma con cui allo stesso tempo si identifica.
Il gruppo di opere scelte per questa mostra verte su temi come la percezione e le possibili accezioni del reale. Per fare questo e per comprendere i valori della visione si parte dal concetto opposto al vedere ovvero il non vedere, la cecità. L’idea generale rimanda alla considerazione dei valori prospettici e dal loro significato simbolico e culturale. La proposta di lettura per queste figurazioni partiva dal non vedere, in quanto per un non vedente la prospettiva non esiste se non come dimensione legata al suono; su questo piano di valori quanto vediamo viene messo in totale discussione.