Il nome Hôtel-Dieu significava nel Medioevo il più grande alloggio della città. Era gratuito per i poveri, mentre ai ricchi veniva chiesto di pagare per il loro soggiorno. A plus A e School for Curatorial Studies Venice hanno aperto il primo Hôtel-Dieu a Venezia. Il turismo di massa, la sistematica vendita di Palazzi storici a grandi catene alberghiere e la trasformazione di appartamenti in bed&breakfast stanno determinando un improponibile aumento degli affitti di case e studi, tant’è che numerosi artisti sono costretti ad abbandonare la città e una galleria di arte contemporanea a convertirsi in una struttura ricettiva.
Nell’Hôtel-Dieu agli artisti – Giulia Maria Belli, Alessandro Bevilacqua, Thomas Braida, Ornella Cardillo, Simone Carraro, Francesco Casati, Nina Ceranic, Weichao Chen, Nebojša Despotovic, Daria Dmytrenko, Jingge Dong, Bruno Fantelli, Greta Ferretti, Leonardo Furlan, Enej Gala, Bogdan Koshevoy, Giulio Malinverni, Anna Marzuttini, Alesssandro Miotti, Sebastiano Pallavisini, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj, Barbara Prenka, Simone Rutigliano, Pierluigi Scandiuzzi, Mattia Varini, Francesco Zanatta – è stato assegnato un posto letto da allestire e personalizzare.