Il progetto nasce da un’idea di Opiemme, che presenta alcuni dei suoi ultimi lavori realizzati appositamente per l’esposizione. Sono inoltre esposti anche lavori di Arthur Duff, fuse*, Aldo Grazzi, Yojiro Imasaka, Silvia Infranco, Alessandra Maio e Quayola, assieme alle opere di Opiemme. In contemporanea alla mostra, lo spazio di Marignana Project ospiterà una personale di Opiemme intitolata Ciò che resta, ciò che cambia. I due progetti si propongono di invitare lo spettatore a riflettere sui temi della desacralizzazione della natura, dell’impatto dell’uomo sul Pianeta e della violenza dei processi antropici, ma anche su quelli del valore salvifico dell’espressione artistica come strumento di indagine, riflessione ed espressione della complessa relazione che lega l’uomo all’ambiente naturale. Sulla sua capacità di poter ispirare nuove riflessioni.
Immagine in evidenza: Quayola, Jardin #S2-1__A (03812), 2018