INSTABILI ARMONIE. PAOLA MADORMO E LUANA SEGATO

12 Novembre 2024

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12 Gennaio 2025

Due artiste veneziane, Paola Madormo e Luana Segato, si incontrano in questo progetto per continuare a dare vita, nel loro percorso, all’esperienza della condivisione. Scelgono di intersecarsi nella comunione, nel mondo reale, mantenendo la propria singolare originalità. Il progetto nasce dall’osservazione delle problematicità ambientali e umane del mondo contemporaneo. Si indaga per ritornare a un tempo più armonico e profondo della natura umana, invitando ad un rallentamento dell’Arte stessa nell’esecuzione e nell’osservazione da parte del pubblico.

Per Paola Madormo la visione del mondo è come un bosco in cui tutte le cose sono costituite di coscienza ma crescono solo quando incontrano l’esperienza di una nuova sensazione: un suono, un raggio di luce, una goccia d’acqua ed infiniti altri elementi. La scultura perde pesantezza e consistenza, si porta al momento primo della sua analisi, diventa quasi ipotesi delicata di un’opera futura. Il metallo restituisce ogni colore percepito e la parte materica forma una rete che richiama il disegno dei frattali e le catene molecolari che compongono gli elementi, mentre la parte vuota esprime la sospensione dello spazio, del vuoto.

Per Luana Segato (Luse) la forma e lo spazio sono qualcosa da smembrare e ricomporre, materia da tenere tra le mani e rappresentare in modi diversi con i colori del cambiamento come uno sfaccettato universo radicato nelle proprie tele. L’artista dipinge, taglia, ripara e ricostruisce lo spazio per dimostrarne le immense potenzialità; un filo unisce pezzi di tela e tessuto recuperato a creare opere che rappresentano e plasmano luoghi e forme dell’ambiente naturale. Luse si preoccupa di proteggere e mantenere unita l’integrità della natura, una natura ferita ma riparata, rammendata ma che mantiene ancora la magnificenza dei suoi colori e la sua potenza generatrice. Le vistose cuciture richiamano l’esperienza e la profondità dei linguaggi antichi, tra il colore e la gestualità, quasi graffiti dal segno arcaico. Segno che diventa anche immagine multidimensionale.

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