Quando si parla della Scuola Grande di San Rocco il pensiero corre subito all’imponente ciclo pittorico di Jacopo Tintoretto che ne decora le sale. Ma la Scuola racchiude altri capolavori, tra i quali l’Annunciazione di Tiziano, posta sopra uno degli arconi del pianerottolo dello Scalone.
Lodata, copiata e riprodotta a stampa dal Seicento all’Ottocento, nel Novecento l’Annunciazione è stata oggetto di interrogativi sulla sua datazione e autografia. Manca infatti un documento di commissione, mentre la sua collocazione cronologica varia dal 1515 al 1540 ca. e qualcuno vi ha ravvisato l’intervento della bottega. Questa complessa fortuna critica, insieme a problemi di conservazione – primo tra tutti quello del manto della Vergine, divenuto quasi nero, forse a causa di un’antica alterazione irreversibile – ha suggerito l’opportunità di un restauro mirato alla comprensione e alla godibilità dell’opera.
L’intervento (2021-2023), realizzato da Giulio Bono, e finanziato da Save Venice Inc. grazie al contributo di Richard K. Riess, ha gettato nuova luce sull’opera, evidenziandone sia elementi legati alla produzione giovanile, sia altri che suggeriscono una cronologia più avanzata. Dagli esiti del restauro e dalle analisi scientifiche e fotografiche (riflettografie e radiografie) è emersa infatti con chiarezza la complessa genesi del dipinto, frutto di un’impostazione tradizionale di matrice ancora belliniana, databile intorno al 1520, poi rielaborata negli anni Quaranta, alla luce di suggestioni di sapore “manieristico”. Sono proprio queste complesse fasi di elaborazione, tipiche del fare di Tiziano, che portano a escludere un intervento della bottega e a riaffermare la completa autografia dell’opera.
La Scuola Grande di San Rocco condivide questi straordinari risultati con i visitatori, allestendo nella Sala Terrena della Scuola una mostra temporanea, un’occasione unica che, oltre a presentare i risultati del restauro in un percorso avvincente tra problematiche e scoperte, offre la possibilità di vedere in via del tutto eccezionale il dipinto da vicino, prima del suo definitivo ricollocamento sullo Scalone.