Una pluralità di contributi e prospettive offrono un’approfondita riflessione sulla scultura contemporanea a cura di Chiara Ianeselli. Attraverso le opere di Igor Eškinja, Fondazione Malutta, Luciana Lamothe, Marie Lelouche, Marcos Lutyens, Davide Sgambaro, Michele Spanghero ed Esther Stocker, emerge con evidenza uno dei tratti distintivi della linea di ricerca concettuale dalla Galleria Alberta Pane: una propensione per opere scultoree e installative che dialogano con lo spazio e l’osservatore, innescando processi virtuosi.
L’installazione site-specific del collettivo Fondazione Malutta nel lungo corridoio d’ingresso della galleria innesca un dialogo con le fotografie di Igor Eškinja e le tele di Esther Stocker, così come con i video e disegni di Luciana Lamothe, presentati insieme all’opera sonora di Michele Spanghero, e le sculture in acciaio accompagnate da induzione ipnotica di Marcos Lutyens, le opere sinestetiche di Marie Lelouche accanto un’effimera traccia scultorea di Davide Sgambaro.
Il percorso espositivo segue i segni, le tracce, l’eco e le ombre che generano le diverse forme scultoree – video, disegni, fotografie, pitture –, che nel definire una spazialità nuova ricorrono alla tridimensionalità come riferimento concettuale sostanziale.