La prima mostra personale di Opiemme negli spazi di Marignana Project rappresenta un nuovo capitolo nell’evoluzione del collettivo torinese, noto dall’inizio degli anni Duemila per aver portato la poesia in spazi pubblici e per aver creato un dialogo tra arte visiva e parola scritta, aprendo così a quelle pratiche che hanno portato a parlare di ‘poesia di strada’. La mostra esplora la trasformazione della parola poetica in forme astratte, riflettendo sulla capacità del linguaggio di evocare emozioni e aprire spazi di riflessione. Opiemme, tra i protagonisti delle ricerche verbo-visive contemporanee, si ispira alla poesia di Andrea Zanzotto e al suo approccio etico-ecologico per creare opere che dissolvono il significato testuale in immagini e sensazioni. Attraverso le tele della serie ‘Riscritture’ e i collage materici ottenuti da installazioni en plein air, il collettivo indaga i concetti di mutamento e rinascita, simbolizzando la capacità della materia di trasformarsi per sopravvivere.