Nato dall’incontro tra il coreografo Michael Keegan-Dolan e il virtuoso di concertina Cormac Begley, MÁM ricerca il suo immaginario alle pendici del Cnoc Bréanainn, il monte sacro del Kerry Gaeltacht che Keegan-Dolan immagina come un portale sull’ignoto, il magico, il meraviglioso…
Nato nella contea di Longford, il coreografo irlandese Michael Keegan-Dolan ha fondato nel 1997 e poi portato all’apice del successo il Fabulous Beast Dance Theatre – di cui ricordiamo una sbalorditiva Giselle del 2003 che Keegan-Dolan stravolse, trasponendo la storia dell’eroina a Ballyfeeny, Co Roscommon – prima di scioglierlo nel 2014 per trasferirsi dalle Midlands irlandesi al West Kerry Gaeltacht, sulla costa sud-occidentale, una delle sette contee dove si parla ancora il gaelico e si mantengono vive la cultura e la lingua irlandese. Qui nel 2016 fonda Teac Damsa – letteralmente “il posto dove la danza succede” – con l’obiettivo di creare una profonda e significativa connessione tra la propria disciplina e la lingua, le tradizioni e la musica irlandesi. Seppur visceralmente radicata nel territorio, la Compagnia è costituita da un ensemble internazionale di artisti e collaboratori capace di realizzare acclamati progetti a livello internazionale come la pluripremiata prima produzione Swan Lake / Loch na hEala del 2016, brillante attacco agli abusi della chiesa cattolica, con cui il coreografo sbalordì tutti ricoprendo l’intero palco con una raffica di piume.
MÁM, creato nel 2019, è stato il primo spettacolo interamente concepito, provato e prodotto nel West Kerry Gaeltacht ed è stato nominato per un Olivier Award per la migliore nuova produzione nel 2020 e due UK Critics’ Circle National Dance Awards nel 2022. Nato dall’incontro tra Michael Keegan-Dolan e il virtuoso di concertina Cormac Begley, lo spettacolo prende il titolo da un termine gaelico che significa “passo di montagna” e quindi potenziale luogo di incontro tra solista ed ensemble, tra classico e tradizionale, tra locale e universale. Immerso nel paesaggio irlandese, MÁM ricerca il suo immaginario alle pendici del Cnoc Bréanainn, il monte sacro del Kerry Gaeltacht che Keegan-Dolan immagina come un portale sull’ignoto, il magico, il meraviglioso. Sul palco rivive l’atmosfera dell’antico villaggio gaelico di Kerry Gaeltacht e della sua tradizione in una sorta di immaginifico rituale evocativo pronto a sfociare in una festa apocalittica.
L’incantevole fisarmonica di Cormac Begley accompagna tutto lo spettacolo, insieme all’ensemble berlinese stargaze che innesta sapientemente sonorità jazz contemporanee nel ritmo e folklore irlandese, mentre i dodici danzatori internazionali – tra cui il vincitore della BBC Young Dancer Connor Scott – sempre in scena nel duplice ruolo di performer e spettatori incarnano ogni genere di umana emozione in novanta minuti di rutilante maratona.