È notte a Venezia

Ana Vaz, da Penumbra al Locarno Film Festival
di Mariachiara Marzari

L’artista brasiliana Ana Vaz vola al  Locarno Film Festival con la sua videopera É Noite na América, commissionata da In Between Art Film per la mostra Penumbra, in corso al Complesso dell’Ospedaletto fino al 27 novembre.

A poco meno di tre mesi dall’apertura, dopo aver ottenuto successo di pubblico per la visione corale sulle zone d’ombra della contemporaneità e apprezzamento della critica per la riflessione sulle immagini in movimento come spazio di trasformazione materiale e metaforica, registrando un numero di articoli e di post incredibilmente favorevole, tanto da essere nei primi posti del gradimento generale e inclusa in tutte le classifiche delle mostre da vedere a Venezia, Penumbra al Complesso dell’Ospedaletto, promossa da Fondazione In Between Art Film e curata da Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi, incassa un nuovo e meritato riconoscimento.
Una delle artiste in mostra, Ana Vaz, ma soprattutto una delle otto nuove opere commissionate e prodotte dalla Fondazione In Between Art Film per Penumbra è stata selezionata e inserita nel concorso Cineasti del presente del Locarno Film Festival (3-13 agosto 2022), una sezione di opere prime o seconde dirette da giovani talenti provenienti da tutto il mondo. É Noite na América (It Is Night in America/È notte in America, 2021) di Ana Vaz (1986, Brasile) è un ritratto meditativo che, da una parte, osserva le numerose specie animali che sono state salvate e che ora vivono nello zoo di Brasilia e che, dall’altra, sfida l’ideologia della loro conservazione di fronte a un pericolo di cui solo gli esseri umani sono responsabili.
Nel 2021 una prima versione di É Noite na América è stata presentata in anteprima presso il Jeu de Paume di Parigi, in occasione della mostra personale dell’artista. L’opera a tre canali è una delle videoinstallazioni che compongono Penumbra, proiettata su tre grandi schermi nello spazio tre al piano terra del Complesso dell’Ospedaletto.


I componimenti filmici, le installazioni e le performance di Ana Vaz guardano ai territori e agli eventi che in Brasile sono tuttora tormentati dalle conseguenze del colonialismo e del Modernismo sull’ambiente, sulla società e sulle forme di vita diverse da quella umana. Tessendo insieme mito e storia, l’artista utilizza gli strumenti del racconto cinematografico per decentrare i confini dello sguardo umano. Il cinema è dunque uno strumento e i suoi lavori sono film-poesie presentati, proiettati e discussi in festival cinematografici, seminari e istituzioni museali di tutto il mondo. La sua pratica si può anche incarnare in scrittura, pedagogia critica, installazioni, programmi cinematografici o eventi effimeri, tutte espansioni o sviluppi dei suoi film. Vaz è anche membro fondatore del collettivo COYOTE insieme a Tristan Bera, Nuno da Luz, Elida Hoëg e Clémence Seurat, un gruppo interdisciplinare che lavora tra ecologia e scienze politiche attraverso formati concettuali e sperimentali.


Obiettivo raggiunto, quindi, data la mission della Fondazione In Between Art Film, nata a Roma nell’ottobre 2019 sotto la guida della sua fondatrice e presidente Beatrice Bulgari, che persegue lo scopo di promuovere la cultura delle immagini in movimento e di sostenere artisti, istituzioni e centri di ricerca internazionali che esplorano il dialogo tra le discipline e i confini tra film, video, performance e installazione.

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